Bova: “Testimonianze dolorose in Commissione antindrangheta”

Bova: “Testimonianze dolorose in Commissione antindrangheta”

REGGIO CALABRIA. La Commissione regionale antindrangheta, presieduta dal consigliere Arturo Bova, ha proseguito il programma delle audizioni già avviato per acquisire la valutazione ed il contributo di associazioni, enti e imprenditori in relazione alla nuova legge regionale contro la ndrangheta che il Consiglio regionale dovrà esaminare prossimamente. “Abbiamo ascoltato – ha detto Bova – dolorose testimonianze personali e di rappresentanti di associazioni di cui la politica e la massima istituzione regionale devono tenere conto. Gli avvocati Giovanna Fronte e Gregorio Costantino, rispettivamente, per ‘Risveglio ideale’ e ‘Reggio non tace’, hanno raccontato la loro esperienza di operatori della giustizia in Commissione, facendo emergere tutte le criticità che ancora oggi si manifestano sulla problematica della gestione dei beni sequestrati e sull’affidamento dei beni confiscati alle cosche alla società civile nella sua espressione più larga. Hanno inoltre posto all’attenzione della Commissione la delicata questione della differenza nell’ordinamento tra la figura del ‘testimone di giustizia’ e della ‘vittima di mafia’, che hanno riferimenti ed assistenza spesso diversificate, e i ritardi con cui percepiscono gli aiuti previsti. Abbiamo riascoltato le drammatiche testimonianze di Mario Congiusta e Adriana Musella, che non intendono fare venire meno il loro bisogno di giustizia. E con loro, gli imprenditori Tiberio Bentivoglio, Gaetano Saffioti e l’ex sindaco di Rizziconi, nella Piana di Gioia Tauro, Antonino Bartuccio. Le loro sofferenze e quelle dei loro famigliari – ha sottolineato Arturo Bova – e i sacrifici per avere dovuto chiudere o limitare, contro ogni ragionevole normalità civile, attività economiche ed essere costretti a muoversi sotto scorta, hanno spinto la Regione Calabria e segnatamente la Commissione che presiedo, di costruire una legislazione che riesca ad incrociare i loro bisogni , alleviando le loro difficoltà. Noi non abbiamo la presunzione di pensare che la sconfitta della ndrangheta sia questione di breve periodo, ma è anche vero che le istituzioni locali in una terra come la nostra indichino una chiara e precisa scelta di campo: stare con chi è vessato, minacciato, ucciso dalla ndrangheta, con chi non accetta di subire l’ingiunzione del pagamento di tangenti perché ogni centesimo guadagnato è frutto di duro lavoro e di capacità. È con queste motivazioni che continueremo ad aprire i lavori della Commissione antindrangheta a tutti i calabresi onesti che non vogliono subire violenze e ruberie, e che pretendono una vita serena e ordinata per se stessi e i loro cari”. Ai lavori della Commissione hanno contribuito i consiglieri Sergio, Battaglia e Nucera.

 

 

 

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